La torre nazarí de Romilla. Análisis de una técnica constructiva

Abstract

[IT] A circa 18 Km dalla città di Granada si innalza isolata una torre che, per il suo stato di conservazione sufficientemente buono, si presta a fornire dati interessanti riguardanti le tecniche costruttive in epoca Nasridi. La torre è una solida costruzione di forma rettangolare edificata con casseformi in legno riutilizzabili alte 82 cm. Viste le sue piccole dimensioni e la mancanza di giunti, si suppone che il getto (a base di terra, calce e ghiaia) fosse unico lungo il perimetro. Questa tecnica, di antica tradizione nell'architettura ispano-musulmana, è ampiamente utilizzata dal sec. X in poi. I paralleli sono molteplici e in modo speciale quello con il palazzo di Alhambra sopratutto per ciò che riguarda l'aspetto e la tecnica costruttiva. Un altro aspetto importante riguarda la costruzione delle volte. Nella torre si sviluppano in altezza quattro ambienti: nei due inferiori le volte a botte sono costruite senza l'ausilio delle centine distribuendo i mattoni in senso perpendicolare all'asse della volta e legandoli fra loro con gesso. Questa tecnica è di origine orientale ed è molto antica; fu utilizzata nell'Egitto faraonico e profusamente nella Persia sasànide da dove si estese per tutto il mondo islamico. Ci sono diversi precedenti nella Spagna musulmana, ma gli esempi piû vicini si possono incontrare nel palazzo di Alhambra nella costruzione del basamento della Torre de Comares. Risulta interessante sapere come, dopo aver utilizzato una tecnica costruttiva che escludeva l'uso di centine, abbiano costruito nei due piani superiori volte a crociere. Analizzando però in particolare tali volte non è azzardato dire che anche queste erano costruite senza l'uso delle centine.