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Título

Tre esempi di diffusione in Italia di nematodi esotici attraverso piante ornamentali

AutorTrisciuzzi, Nicola; Vovlas, Alessio; Troccoli, Alberto; Fanelli, Elena; Luca, Francesca de; Castillo, Pablo CSIC ORCID
Fecha de publicaciónsep-2016
CitaciónXII Convegno Nazionale Società Italiana di Nematologia (2016)
ResumenLa globalizzazione economica commerciale comprende anche il settore ortoflorovivaistico, settore che mediante mezzi di trasporto, materiale vegetale, ecc., si spostano velocemente da un continente all 'altro, trasportando con sé, patogeni che nel nuovo ambiente trovano facilmente il modo per diffondersi, mancando per alcuni di essi gli antagonisti naturali, e, !'incremento del cornrnercio dei bonsai dall 'estremo oriente, e un esempio concreto di tale attivita. In Europa, le regale per 1 'ingresso del materiale vegetal e sono impartite dall 'EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization). Negli ultimi cinque anni, la collaborazione tra i diversi Istituti di ricerca e il Laboratorio Fitopatologico del CRSF A "Basile Caramia", ha portato alla intercettazione su piante di bonsai di diverse specie di nematodi fitoparassiti. Nel presente contributo verranno riportati e discussi tre esempi di intercettazione (su piante di bonsai), le metodologie opportune per la corretta identificazione delle specie e verranno fornite indicazioni sulle procedure di risanamento, devitalizzazione del parassita e recupero del materiale. Nel 2012, e stato intercettato per la prima volta su radici di pino bianco del Giappone (Pinus parviflora) provenienti dal Giappone, il nematode Cryphodera brinkmani. Nel 2013, e stato intercettato in Italia su radici di piante di bonsai di Camelia giapponese (Camellia sasanqua) importate dal Giappone, il nematode Meloidogyne camelliae. Nel2014, e stata identificata su piante di bonsai di Mirto crespo (Lagerstroemia indica) importate in Italia dalla Cina, una nuova specie di nematode fitoparassita denominata Longidorus asiaticus n. sp. Per tutte e tre le specie e stato condotto un approccio polifasico che prevede la caratterizzazione morfologica, molecolare e filogenetica con altre specie strettamente. TI ritrovamento di tali specie e stato prontamente segnalato ai Servizi Fitosanitari interessati (SFR della Toscana per C. brinkmani e M camelliae e al SFR della Puglia per il ritrovamento di L. asiaticus n. sp.). Il materiale residuo e stato opportunamente distrutto mediante autoclavaggio.
DescripciónTrabajo presentado en el XII Convegno Nazionale Società Italiana di Nematologia, celebrado en Valenzano (Italia) del 26 al 28 de septiembre de 2016.
URIhttp://hdl.handle.net/10261/165614
Aparece en las colecciones: (IAS) Comunicaciones congresos




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